Gallery Crossing, 2000

Acciaio, legno, acrilico bianco e attrezzatura da ufficio
85 × 600 × 250 cm

Gallery Crossing, esposizione dal 31 luglio al 30 settembre 2000 presso IASKA (International Art Space Kellerberrin - WA) 

Gallery Crossing, International Art Space Kellerberrin Australia, 2000

La mostra realizzata da Cavenago per IASKA sovverte il normale rapporto tra galleria e opera d'arte. L'artista ha realizzato una grande struttura in compensato e metallo su ruote da utilizzare come reception, postazione di lavoro e area riunioni per il personale della galleria e il pubblico. Si tratta di un oggetto che raccoglie su di sé le funzioni istituzionali dell'organizzazione che ospita la mostra e allo stesso tempo le mette in mostra nella galleria stessa. In questo modo lo IASKA cessa di essere il contenitore dell'opera per diventare l'effettivo «contenuto» dell'intervento artistico.

Site specific

Cavenago ha basato la progettazione del suo lavoro, comprese le dimensioni, le proporzioni e il layout, su un’analisi delle particolari relazioni tra la galleria, lo spazio urbano circostante e gli oggetti di uso quotidiano che l’artista ha trovato nell’ufficio dello IASKA. Tutti i contenuti della struttura, sedie, bidoni, lampade, computer sono stati scelti e disposti con grande cura e sono parte integrante del lavoro.L’opera interagisce visivamente e concettualmente con lo spazio vuoto circostante e con la strada esterna, chiaramente visibile attraverso la grande vetrata che occupa un intero lato della galleria. Montando la struttura su ruote gli artisti sembrano collegare l'opera alla strada, alla conduttura e alla ferrovia che dominava l'area antistante la galleria.

L'orientamento

L'opera sembra indicare che la città di Kellerberrin è dominata da un asse est-ovest che coinvolge il movimento di acqua, automobili e treni. Ma l’orientamento nord-sud dell’opera sconvolge deliberatamente l’allineamento della città introducendo un elemento di sorpresa e dinamismo.

The Pipe Line

Cavenago ha anche realizzato una serie di fotografie digitali che esplorano le tracce lasciate sulla tubazione dagli elementi naturali e dall’intervento umano. Sono graffiti, graffi, macchie che segnano la superficie del cemento e che l'artista riproduce in immagini di grande bellezza. In queste opere l’intervento di Cavenago si limita alla scelta e all’inquadratura dei dettagli visivi creati per caso, è un processo di grande immediatezza che produce risultati di forte risonanza formale.

Marco Marcon, 2000

Gallery Crossing, 2000

Acciaio, legno, acrilico bianco e attrezzatura da ufficio
85 × 600 × 250 cm

Gallery Crossing, esposizione dal 31 luglio al 30 settembre 2000 presso IASKA (International Art Space Kellerberrin - WA) 

Gallery Crossing, International Art Space Kellerberrin Australia, 2000

La mostra realizzata da Cavenago per IASKA sovverte il normale rapporto tra galleria e opera d'arte. L'artista ha realizzato una grande struttura in compensato e metallo su ruote da utilizzare come reception, postazione di lavoro e area riunioni per il personale della galleria e il pubblico. Si tratta di un oggetto che raccoglie su di sé le funzioni istituzionali dell'organizzazione che ospita la mostra e allo stesso tempo le mette in mostra nella galleria stessa. In questo modo lo IASKA cessa di essere il contenitore dell'opera per diventare l'effettivo «contenuto» dell'intervento artistico.

Site specific

Cavenago ha basato la progettazione del suo lavoro, comprese le dimensioni, le proporzioni e il layout, su un’analisi delle particolari relazioni tra la galleria, lo spazio urbano circostante e gli oggetti di uso quotidiano che l’artista ha trovato nell’ufficio dello IASKA. Tutti i contenuti della struttura, sedie, bidoni, lampade, computer sono stati scelti e disposti con grande cura e sono parte integrante del lavoro.L’opera interagisce visivamente e concettualmente con lo spazio vuoto circostante e con la strada esterna, chiaramente visibile attraverso la grande vetrata che occupa un intero lato della galleria. Montando la struttura su ruote gli artisti sembrano collegare l'opera alla strada, alla conduttura e alla ferrovia che dominava l'area antistante la galleria.

L'orientamento

L'opera sembra indicare che la città di Kellerberrin è dominata da un asse est-ovest che coinvolge il movimento di acqua, automobili e treni. Ma l’orientamento nord-sud dell’opera sconvolge deliberatamente l’allineamento della città introducendo un elemento di sorpresa e dinamismo.

The Pipe Line

Cavenago ha anche realizzato una serie di fotografie digitali che esplorano le tracce lasciate sulla tubazione dagli elementi naturali e dall’intervento umano. Sono graffiti, graffi, macchie che segnano la superficie del cemento e che l'artista riproduce in immagini di grande bellezza. In queste opere l’intervento di Cavenago si limita alla scelta e all’inquadratura dei dettagli visivi creati per caso, è un processo di grande immediatezza che produce risultati di forte risonanza formale.

Marco Marcon, 2000

Lo staff di "IASKA" sull'installazione

Lo staff di "IASKA" sull'installazione

Lo staff di "IASKA" sull'installazione

Modellino dell'installazione in cartone

Modellino dell'installazione in legno e cartone